Edulcoranti cosa c’è da sapere
Il sapore dolce è sempre stato un sapore molto gradito all’essere umano. É grazie a questo sapore che riusciamo a riconoscere la presenza di carboidrati (amidi e zuccheri) che sono alla base della nostra alimentazione e che ci forniscono energia.

Dolcezza e Alternative
Gli edulcoranti sono un’alternativa agli zuccheri che ha il vantaggio di contribuire a soddisfare il desiderio di dolcezza grazie all’elevato potere dolcificante e ad un apporto calorico minimo o nullo.
Dopo l’assunzione di cibo, nella cosiddetta fase postprandiale, all’interno dell’organismo si verifica l’aumento della glicemia che è la concentrazione del glucosio nel sangue, Il suo valore può fisiologicamente aumentare dopo un pasto perché è influenzato dal tipo di alimenti assunti e in particolar modo dagli zuccheri e dai carboidrati complessi (gli amidi) che consumiamo. Nell’arco di breve tempo, in condizioni normali, la glicemia rientra tuttavia nei limiti che si osservano a digiuno. Una dieta varia ed equilibrata, bilanciata in nutrienti e ricca di fibre, e uno stile di vita sano aiutano a bilanciare questo importante parametro.
Anche il mantenimento dei meccanismi che regolano la risposta postprandiale è importante: la riduzione della risposta glicemica postprandiale è stata infatti riconosciuta come un effetto fisiologico favorevole dall’Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA).
A questo proposito nel 2011 EFSA ha riconosciuto che il consumo di un alimento nel quale una quota significativa degli zuccheri sia sostituita da specifici edulcoranti (vedi l’elenco degli edulcoranti ammessi qui), compresi l’eritritolo, la saccarina, i glicosidi steviolici e l’acesulfame K, induce un minore aumento della glicemia postprandiale rispetto al consumo dello stesso alimento preparato esclusivamente con zucchero.